Benin & Togo – al festival del Voodoo
Gennaio 2023 su richiesta
PREZZO
da € 2.590 pp in camera doppia
da € 350 supplemento singola
NUMERO PARTECIPANTI
min. 6 persone
max. 12 persone
Lasciatevi sedurre da un mondo esotico e colorato! Esplorate due paesi magici dell’Africa occidentale e sarete testimoni del famoso
festival del voodoo e altre cerimonie affascinanti – tribù indigene, culti misteriosi, paesaggi tropicali…
Un viaggio speciale organizzato e accompagnato dalla fotografa di viaggio Catherina Unger
highlights
- Ganviè, il più grande villaggio su palafitte dell’Africa, situato in una laguna.
- Il Festival Voodoo a Gran Popo e Ouidah con molti eventi colorati
- Il ballo mascherato Gelede e Egungun
- I villaggi dei popoli tribali nel nord del Benin con visita a un sacerdote fetish.
- Culti e cerimonie della religione Voodoo
- La danza del fuoco a Sokodé
- I villaggi di Battammariba (patrimonio mondiale dell’UNESCO!) in Togo con le loro “case-torri”
- Lomè – una città di contrasti con i suoi famosi mercati fetish, gallerie d’arte
- Visita ad un guaritore tradizionale e cerimonie voodoo intorno a Lome
1° giorno – Cotonou
Arrivo a Cotonou e transfert all’hotel. Cena di benvenuto e presentazione.
2° giorno- Cotonou, Ganvie, Oiudah e Grand Popo
Attraverseremo il lago Nokwe per raggiungere Ganvie, il villaggio africano su palafitte più bello. La pesca è l’attività principale. La vita si svolge intorno alle canoe che uomini, donne e bambini guidano con semplici pali colorati. Nel pomeriggio raggiungiamo Ouidah, considerata la capitale della religione Vodoun. La città fu conquistata dall’esercito Dahomey durante il Secolo XVIII per divenire uno dei più importanti porti per la tratta degli schiavi. Durante una visita guidata a piedi vedremo il tempio dei pitoni e il forte portoghese e seguiamo l’itinerario degli schiavi fino alla spiaggia, il punto di non ritorno, dove venivano imbarcati. Nella foresta sacra possiamo ammirare alberi monumentali dove vivono migliaia di pipistrelli della frutta. La sera raggiungeremo Gran Popo, paese di pescatori sul oceano, dove siamo sistemati per le prossime tre notti.
3° giorno: religione Vodoun, il fiume Mono, il paese dei pescatori
Escursione in piccole imbarcazioni lungo il fiume Mono per esplorare i villaggi dove si usano le antiche pratiche dell’estrazione del sale. Attraversiamo lagune con foreste di mangrovie e raggiungiamo l’estuario dove s’incontrano le acque del fiume e del oceano. Lungo la costa i pescatori vivono in paesi costruiti con i rami delle palme. Nel pomeriggio assisteremo alla cerimonia di maschere Zangbeto. Si tratta di grandi maschere, fatte di paglia colorata, che rappresentano spiriti non umani, la forza della natura e della notte che hanno popolato il mondo molto prima degli umani. La sera vediamo il rilascio delle piccole tartarughe in mare.
4° giorno – festival del vudù
giornata intera dedicata alla partecipazione alle diverse cerimonie del famoso festival di vudù che si tiene a Gran Popo, Ouidah e dintorni.
Tamburi, costumi, colori, sorrisi!
5 ° giorno Regni Africani, Abomey e danza di maschere Gelede e Egungun
Raggiungeremo Abomey per visitare il Palazzo Reale. I muri del Palazzo sono decorati con bassorilievi con i simboli degli antichi Re Dahomey. Oggi è nella lista dei siti Unesco, e nel museo sono in mostra oggetti appartenenti agli antichi re: troni, altari di culto, statue, costumi e armi. Un Regno la cui economia di basò per lungo tempo sul commercio degli schiavi: uno stato di guerra permanente rendeva possibile ai re di catturare migliaia di prigionieri che poi venivano venduti come schiavi. Nel centro del giardino reale c’è un tempio costruito con un misto di terra, polvere dorata e sangue umano. Nel pomeriggio assisteremo al famoso ballo mascherato Gelede. Gelede è un culto dedicato alla Madre Terra. Viene celebrato dall’intera comunità per favorire la fertilità sia delle persone che della Terra. Tutte le maschere scolpite rappresentano un personaggio differente, solo gli iniziati conoscono la vera natura e i segreti dei personaggi simbolici. Gli Egungun invece sono impressionanti e forti. Si tratta delle reincarnazioni di persone morte. Sono famose per essere aggressivi e imprevedibili.
6° giorno Scrigni e colline fetish. Da Bohicon a Copargo (350 km)
Dassa, la nostra prima sosta, era la capitale di un antico Regno fondato dagli Olofin nel 1385. Per prima cosa ci fermeremo presso il cavallo di legno, donato dai mercanti portoghesi nel 1903 al Capo Vilaggio che si lamentava del fatto che 4 dei suoi cavalli fossero morti per una misteriosa malattia. Continueremo la visita salendo la collina reale, dove venivano seppelliti I Re. Essendo ora parte del mondo Vodoo, noteremo facilmente che il sito è “protetto” da molte statue e si trovano segni di recenti rituali. Sosta seguente al Dankoli Fetish, sito importante per il culto Voodoo: migliaia di piccoli bastoncini sono inseriti nel fetish come testimonianza delle infinite preghiere per un buon raccolto, un matrimonio felice, un successo a scuola etc. Una volta che le preghiere sono esaudite, le persone tornano per sacrificare ciò che hanno promesso – una capra, un pollo o una mucca, in base al tipo di preghiera. Tracce si sangue, alcohol di palma o olio sul fetish sono prova che molte preghiere sono state esaudite. Nel pomeriggio raggiungeremo il monte Taneka.
7° giorno Villaggi Taneka e popoli del Nord Benin
Scopriremo gli antichi villaggi Taneka situati sul monte che porta lo stesso nome. I villaggi sono fatti di case circolari con tetto a forma di cono protetto da un rivestimento di terracotta. La parte alta del villaggio è abitata dai giovani iniziati e dai sacerdoti fetish che si vestono di una semplice pelle di capra e portano sempre con sè una lunga pipa. Il gruppo etnico ha vissuto per secoli su un sito archeologico, sembra che i primi abitanti salirono al monte durante il IX secolo. Da allora, altre popolazioni si sono unite formando un melting-pot dove nonostante il fatto che ogni gruppo mantenga i propri culti e i propri riti iniziatici, si hanno istituzioni politiche e una religione comuni. Mentre camminiamo nei villaggi lungo viuzze delimitate da pietre levigate, incrociamo uomini mezzi nudi. Il popolo Taneka crede che per diventare Uomo, è necessario impiegare molto tempo, pazienza e molto sangue durante sacrifici animali. Si tratta di un processo che dura tutta una vita nel senso che la vita stessa diventa un rito di passaggio, di conseguenza la vita non dovrebbe essere condizionata da un “prima” e un “dopo” ma piuttosto essere vista come un sentiero continuo. Lungo il viaggio verso Boukoumbè, dove staremo per 2 notti in una struttura molto semplice ma autentica e accogliente, avremo l’occasione di visitare un paese di fulani, popolo seminomade.
8° giorno Le case fortificate del Nord.
Giornata intera per esplorare i dintorni di Boukoumbè. Entreremo nella terra dei Somba & Tamberma che vivono abitazioni fortificate. Simili ai castelli medioevali, sono uno dei migliori esempi di antica architettura africana. Questo stile impressionò Le Corbusier tanto che parlò di «architettura scolpita». Infatti le case sono costruite manualmente, strato dopo strato, un’azione che coniuga forza, cura e bellezza. Le forti credenze della loro tradizione sono comprovate dalla presenza di monumenti – di forma fallica – all’entrata delle case. Entreremo in queste case per meglio comprendere il loro stile di vita. Tutto – famiglia, cibo e scorte – sono tenute insieme, per sicurezza e sopravvivenza in caso di attacco dei nemici. Per secoli questa popolazione ha cercato rifugio sulle montagne Atakora per fuggire dai commercianti di schiavi.
9° giorno Danza del fuoco – da Boukoumbè a Sokode (180 km)
Entreremo nella terra dei Somba & Tamberma che vivono abitazioni fortificate. Simili ai castelli medioevali, sono uno dei migliori esempi di antica architettura africana. Questo stile impressionò Le Corbusier tanto che parlò di «architettura scolpita». Infatti le case sono costruite manualmente, strato dopo strato, un’azione che coniuga forza, cura e bellezza. Le forti credenze della loro tradizione sono comprovate dalla presenza di monumenti – di forma fallica – all’entrata delle case. Entreremo in queste case per meglio comprendere il loro stile di vita. Tutto – famiglia, cibo e scorte – sono tenute insieme, per sicurezza e sopravvivenza in caso di attacco dei nemici. Per secoli questa popolazione ha cercato rifugio sulle montagne Atakora per fuggire dai commercianti di schiavi. In serata, danza del fuoco. Al centro del villaggio un fuoco illumina le facce dei partecipanti, i locali ballano al suono ipnotico dei tamburi eventualmente anche saltando sulle braci scintillanti, raccogliendo carboni ardenti, per passarseli sul corpo e anche in bocca … tutto senza ferirsi o mostrare segni di dolore. Difficle spiegare una performance del genere. Questione di coraggio? Autosuggestione? Magia? Forse sono veramente i fetishes che proteggono dal fuoco.
10° giorno Da Sokodè a Lome (150 km)
Lomé, l’animata capitale del Togo, l’unica città dell’Africa ad essere stata colonia tedesca britannica e francese. Una delle poche capitali nel mondo ad essere fisicamente confine con un’altra Nazione. Questi elementi hanno comportato uno sviluppo di una identità unica che si rispecchia nello stile di vita degli abitanti e nell’architettura della città: Lomé è infatti un incrocio di popoli, commerci e culture, città cosmopolita in spazio ridotto. Visiteremo: il mercato centrale con le famose “Nana Benz”, donne che controllano il mercato delle costose “pagne” (vestiti), i palazzi coloniali nel quartiere amministrativo, il mercato dei Fetish dove è possibile trovare un eclettico assortimento di tutti gli ingredienti necessari per pozioni d’amore e intrugli magici. Lomé con le sue tante gallerie è un importante centro di commerci per l’arte tribale, un posto realmente interessante con negozi, antiquari, artigianato, gallerie d’arte contemporanea della Scuola Togolese.
11° giorno Animismo, i dintorni di Lomé (150 km)
Lungo tutta la costa di Togo e Benin, il voodoo è una religione tramandata dagli antenati e ancora praticata ferventemente. Sebbene per molti europei il voodoo sia solo una volgare forma di magia nera, in realtà si tratta di una vera religione, molto più ricca e complessa di quanto le persone spesso credano. In un villaggio nascosto e remoto ci uniremo ad una cerimonia Vodoo: il ritmo frenetico dei tamburi e i canti degli adepti aiutano nel richiamo degli spiriti voodoo che poi si impossessano di alcuni danzatori. Cadono in trance: gli occhi si girano indietro, smorfie, convulsioni, insensibilità al fuoco e al dolore. Sakpata, Heviesso, Mami Water sono solo alcune delle divinità che si possono manifestare. In questo villaggio, avvolti nella magica atmosfera della cerimonia, infine capiremo cosa le persone intendano quando dicono: “Nelle vostre chiese pregate Dio; nel nostro Tempio diventiamo Dio!” In un altro villaggio visiteremo un Guaritore, altro incontro speciale con una persona che si occupa di questioni complesse dando soluzioni basate su una visione molto semplice della vita. Il sistema di credenze associa mondo spirituale e mondo materiale e perciò un malanno fisico è trattato valutando lo spirito del paziente. Il guaritore che visiteremo cura i suoi pazienti con l’uso di piante e facendo sacrifici nei vari templi del suo giardino. Potremo conversare con lui e incontrare alcuni suoi pazienti. Ritorno a Lome e transfer all’aeroporto.
Fine del viaggio.
Servizi compresi
Incluso:
L’assistenza di un fotografo di viaggio professionale (parlante italiano) durante tutto il tour. Guide locali (parlante inglese – dipende dalla composizione del gruppo), autista per tutto il programma. Sistemazione in camere doppie standard di categoria 3* (categoria locale).
Mezza pensione (colazione e cena, bevande non comprese). Escursioni e visite come da programma. Acqua minerale nel bus per i trasferimenti. ingressi per parchi e musei come da programma. tutte le tasse. pass d’ingresso per il festival del voodoo.
non incluso:
Voli e tasse d’aeroporto. visti per Benin e Togo. ogetti di carattere personale. Pranzi, bevande, portabagagli, ingressi e attività non descritti nel programma. Assicurazione (obbligatoria per malattia, bagagli, cancellazione viaggio). Ogni nuova tassa o imprevedibile aumento di prezzi al di fuori della nostra influenza. Permessi fotografici privati in musei, villaggi.
Catherina Unger Photography
Photographic Travel
by Arbaspàa srl
Via Discovolo 252/a
19017 Manarola (SP)
Italy